· Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale, membro della Commissione Giustizia
Forse la confusione che c’è in queste ore in casa PDL, porta l’on Alfredo Pallone a ricordare in modo reticente quanto avvenne in occasione delle regionali del 1995 quando il Presidente della Repubblica firmò il decreto che prorogava i termini per la presentazione delle liste.
Già, perché anche allora furono proprio i radicali a fare uno sciopero della fame per violazione della legge elettorale con le stesse motivazioni che hanno portato Emma Bonino nell’attualità di oggi ad intraprendere per quasi cinque giorni lo sciopero totale della fame e della sete. E Pallone omette proprio le ragioni di allora e di oggi.
La legge n. 43/95 all’art. 4 stabilisce due obblighi precisi. Il primo: nei 20 giorni che precedono il deposito delle liste e delle candidature, tutti i comuni devono assicurare agli elettori di qualunque comune la possibilità di sottoscrivere celermente le liste dei candidati, per non meno di dieci ore al giorno dal lunedì al venerdì (…). Il secondo: gli organi di informazione di proprietà pubblica sono tenuti ad informare i cittadini della possibilità di cui sopra. Emma Bonino proprio constatando -documentazione alla mano- queste due gravi omissioni (oltre ad altre come la mancata disponibilità degli autenticatori) aveva messo in guardia il Presidente della Repubblica e il Governo, ma è stata snobbata come la solita vittimista radicale. Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha risposto che non si cambiano le leggi a poca distanza di tempo dal voto e il Sindaco di Roma Gianni Alemanno con la superiorità di chi si sente potente ha sentenziato che se i radicali non riuscivano a raccogliere le firme per presentarsi non avevano consistenza politica e dovevano ritirarsi.
Il governo di allora (Dini) ritenne che occorreva sanare quelle violazioni per garantire la democraticità delle elezioni, e lo fece per tempo. Il Governo di oggi si è invece rifiutato. Certo, oggi farebbe comodo fare qualcosa a babbo morto, a termini ormai scaduti e con le liste di centro-destra che cascano a grappolo… magari con qualche decretino ad listam dopo quelli ad personam che hanno funestato i provvedimenti sulla giustizia di questa legislatura.
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