- Dichiarazione Michele Bortoluzzi della Direzione Radicali Italiani
Michele Bortoluzzi, della Direzione Nazionale di radicali Italiani: " I toni di questa vicenda stanno assumendo tutte le sfumature: ora perfino l'ente Provincia, giudicato dai piu' inutile, scende in campo, armato di croci da appendere nelle scuole laddove manchino, in disobbedienza della sentenza della corte europea per i diritti. E' un fatto ridicolo da un lato, grave dall'altro, laddove si lavora sugli istinti e sulle paure peggiori che stanno nella societa' contemporanea per disattendere le regole del vivere democratico, tra le quali si annovera il rispetto delle sentenze. Ritengo che l'attivismo della Provincia di Venezia sia da ascrivere alle scarse funzioni che la stessa ha, lasciando cosi' libere le energie di assessori e consiglieri di andare a perquisire le classi in cerca della irrinunciabile croce di legno, da appendere ai muri scalcinati che non riparano da anni. " L'esponente radicale conclude con un appello ai commercianti che hanno appeso la croce all'entrata dei negozi " consiglio a tutti, vivamente, di rileggere la storia di Venezia e di riflettere se sia il caso di "sputtanare" il crocefisso mettendolo come insegna dei negozi. Il rispetto della religione e dei suoi simboli impone a tutti un attimo di riflessione ed una serena valutazione, che non puo' prescindere dalla valutazione di merito che e', semplicemente, la discussione sull'opportunita' o meno di appendere i crocefissi nei muri delle istituzioni laiche del Paese".
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