
"Occorre che il Governo italiano rompa il proprio silenzio circa la situazione in Costa d'Avorio e attivi immediatamente il direttivo della Comunità delle democrazie per partecipare alla soluzione
politica al golpe in atto ad Abijan. La mediazione dell'inviato dell'Unione africa Mbeki non è tra le più adeguate alla gravità dei fatti dei giorni scorsi - l'ex presidente sudafricano in passato si è dimostrato molto vicino a Gbagbo - visto che l'Ue ha annunciato sanzioni, che come sappiano per quanto politicamente significative possono avere ripercussioni negative sulla popolazione estranea ai giochi di palazzo, occorre che queste siano affiancate da una forte azione politica multilaterale per l'affermazione dei principi democratici che la Costa d'Avorio, proprio come queste elezioni tenute dopo cinque anni di sospensione della Costituzione, voleva iniziare a recuperare. Il Ministro Frattini si attivi perché il direttivo della Comunità delle democrazie si convochi immediatamente e lanci un'iniziativa anche all'interno dell'Onu ravvivando i caucus sulla democrazia all'interno del Palazzo di Vetro.
Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento e di Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani
Del gruppo direttivo della Comunità fanno parte: Capo Verde, Cile, Repubblica ceca, El Salvador, India, Italia, Lituania, Mali, Messico, Mongolia, Marocco, Filippine, Polonia, Portogallo, Sudafrica, Corea del sud, Stati Uniti.
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