Domani, martedì 9 novembre, presso il Museo d’arte moderna Maxxi di Roma, si terrà il secondo incontro, dopo quello di Milano, dei firmatari del Manifesto “La coscienza degli animali” promosso dal Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla e dal senatore Umberto Veronesi con l’adesione, tra gli altri, di Franco Zeffirelli, Renato Zero, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, Vittorio Feltri, Don Luigi Lorenzetti, Franco Bergamaschi e Antoine Goetschel.
Parteciperà anche Alessandro Rosasco, del Comitato nazionale di Radicali Italiani, che ha dichiarato:
“Questo secondo appuntamento di approfondimento su un tema cruciale come quello della caccia e della tutela della fauna selvatica è una grande occasione per fare il punto sullo stato di salute delle politiche venatorie nel nostro Paese. Il Governo, infatti, ha già dovuto discutere l’opportunità di impugnare alcune leggi regionali in materia venatoria per palese contrarietà alla legge nazionale (157/92) e alle direttive europee; è avvenuto per la legge dell’Abruzzo e auspichiamo che avvenga anche per quelle della Lombardia e della Liguria sulle quali si è già aperta la discussione in Consiglio dei Ministri.
Riguardo alle proposte specifiche, l’iniziativa alla quale sta lavorando il Ministro Brambilla di abolizione dell’articolo 842 del Codice Civile che permette il libero accesso dei cacciatori ai fondi privati merita certamente l’impegno forte e congiunto del mondo della politica e di quello delle associazioni animaliste e ambientaliste. Ricordo che già nella passata legislatura le principali associazioni promossero un appello comune per chiedere la calendarizzazione della proposta di legge radicale che aboliva quella norma illiberale e oggi, quella stessa proposta di legge, giace in Senato a prima firma della senatrice radicale Donatella Poretti. Senza perdere altro tempo auspico che si lavori alla discussione di quel testo affinchè si possa procedere con celerità in quel cammino che vuole portare il nostro Paese verso l’abolizione della caccia. Nella lotta per l’abrogazione dell’articolo 842 sono certo che i firmatari del manifesto e lo stesso Governo potranno trovare tutto il sostegno e la collaborazione necessari nell’opera dei parlamentari radicali affinchè si possa vincere in Parlamento quel referendum che, se non vivessimo da oltre sessant’anni in un regime partitocratico, avremmo già vinto nel Paese negli anni ’80. “
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