
Lo schema del DPR di recepimento del provvedimento di concertazione per il personale delle Forze armate, relativo al biennio economico 2008/2009, approvato dal Consiglio dal ministri lo scorso 24 settembre e trasmesso al del Presidente della Repubblica per la firma e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale non è quello concertato e sottoscritto dai Cocer che gli stessi organismi della rappresentanza hanno pubblicizzato all'indomani della firma.
Dalla lettura della documentazione trasmessa dallo stato maggiore della difesa al Cocer abbiamo avuto la conferma che il famoso articolo 4 -relativo all'importo aggiuntivo pensionabile-- quello di cui successivamente ne è comparsa una versione con la tabella in bianco, contiene ora un nuovo comma e una nuova tabella.
Senza voler entrare troppo nel merito degli effetti che queste modifiche apporteranno al trattamento economico del personale militare, e che comunque da una prima lettura sembrano mirate a favorire esclusivamente gli ufficiali con più di 13 anni di servizio (c.d. omogeneizzati al livello dirigenziale), ci pare chiaro che il grave problema che noi del Pdm abbiamo denunciato già il 28 settembre sia sempre esistito e oggi ha trovato la sua immancabile conferma.
La "concertazione" di fatto non c'è stata e quindi non c'è stato nessun accordo, ma solo l'ennesima dimostrazione che il Cocer è uno strumento asservito al Governo e del resto quali sono i suoi compiti lo ha detto chiaramente La Russa rispondendo a una nostra interrogazione (4//04935) /in cui si legge «... il mandato di rappresentanza è stato prorogato per consentire, in questa fase, ai delegati in carica di poter «proseguire ulteriormente il lavoro di rappresentanza e di tutela degli interessi delle Forze armate».».Interessi delle Forze armate, non del personale militare.
A questo punto, la questione della mancata firma del documento da parte del Cocer dell'Aeronautica che ne inficia sostanzialmente la validità, e l'esistenza di un differente schema di accordo ormai palesemente provato e sul quale nei giorni scorsi aveva sollevato i suoi dubbianche un importante organismo rappresentativo di livello inferiore (Coir COMFOTER) ci fanno sembrare doveroso tornare a chiedere la ripetizione della procedura di concertazione nell'interesse della legalità e della trasparenza che sono venute a mancare, nonché di tutti i cittadini che con le loro tasse contribuiscono al pagamento degli stipendi dei militari.
Il preoccupante silenzio del Ministro della difesa e della Pubblica amministrazione e l'Innovazione è un'ammissione di colpa chiara e inequivocabile; un'ammissione di responsabilità che il Presidente della Repubblica non può non considerare nella sua eventuale decisione di sospendere la pubblicazione del DPR in questione.
Dichiarazione del deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm), e Luca Marco Comellini, segretario del Pdm.
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