
Nella notte fra lunedì 20 e martedì 21 ottobre è stata approvata dal Consiglio Comunale di Livorno una mozione per l'istituzione del registro dei testamenti biologici, come già avvenuto nelle vicine Pisa e Firenze.
C'è stato un dibattito serrato che ha visto alla fine l'approvazione del testo da parte del PD-IDV-Sinistra e Libertà (maggioranza) e delle opposizioni di centro-sinistra: Rifondazione, e liste civiche (Città diversa e Confronto).
Al momento si tratta solo di un atto di indirizzo politico, che per diventare esecutivo dovrà passare attraverso la fase di istruttoria degli uffici tecnici per poi eventualmente trasformarsi in una delibera di giunta e probabilmente ripassare anche in consiglio.
I radicali livornesi saranno attenti a seguire l'iter del procedimento e pronti ad intervenire nel caso in cui i tempi di approvazione finale si dilatassero senza motivi concreti
Inevitabili gli anatemi della Curia livornese che ha definito la mozione: un atto inutile, deludente e illegittimo.
Grande spazio è stato dato dai giornali livornesi alle critiche della chiesa cattolica, sempre molto influente nella città che ha visto la fondazione del Partito Comunista Italiano, ma a questo purtroppo siamo abituati.
Daniele Carcea
Tesoriere - Associazione radicale Libera Livorno & Libera Moneta
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