Pubblicato dal
Cato Institute il 17 Gennaio 2011
(fonte )di Justin Logan
Stuart Reid ha inserito su Twitter un passaggio di una conversazione tra Condoleeza Rice e Katie Couric in cui si discute la decisione di invadere l’Iraq:
RICE: ..sinceramente sono molto felice che [Saddam Hussein] non sia più al potere. Abbiamo provato a rimuoverlo senza ricorrere alla guerra. Abbiamo tentato di rimuoverlo – siamo stati informati da uno stato arabo di cui non faccio il nome che con un miliardo di dollari se ne sarebbe andato. Noi dicemmo ok [ride].
COURIC: Questa cosa è già uscita pubblicamente?
RICE: Sì, penso sia nel libro del Presidente. Non ne sono sicura, non ricordo. Ma ci abbiamo provato. Se avesse accettato saremmo stati tutti contenti.
Un mio collega è andato su google e ha trovato questo articolo del 2007 apparso sul Washington Post. Secondo l’articolo, Saddam Hussein avrebbe detto a Hosni Mubarak che per un miliardo di dollari e se “autorizzato a mantenere le informazioni sulle armi di distruzioni di massa”, avrebbe accettato l’esilio. Il libro di Bush, secondo l’indicazione della Rice, menziona l’argomento così:
…la nostra ultimissima speranza era che Saddam accettasse di andare in esilio. A un certo punto l’offerta di un governo di un paese mediorientale di mandare Saddam in Bielorussia permettendogli di portare con sé uno e due miliardi di dollari sembrava prendere piede. Invece, uno degli ultimi ordini di Saddam fu quello di far tagliare la lingua ad un dissidente e di farlo morire dissanguato. Il dittatore iracheno aveva preso la sua decisione. Aveva scelto la guerra.
Tanta gente si schernisce del Presidente e del suo stile prosaico, ma questa cosa è molto particolare perfino per uno come lui (o il suo ghostwriter). Primo, non è chiaro perché “qualcuno che taglia la lingua dei dissidenti lasciandoli morire dissanguati” non possa essere compatibile con “qualcuno che prende un o due miliardi di dollari per andare in esilio”. Il fatto che Saddam abbia tagliato la lingua a un dissidente non ha alcuna relazione con la sua volontà di andarsene indennizzato.
Secondo, è praticamente sicuro che si sia cercato di perseguire quest’obiettivo, invano. Se però vi fosse stata la minima possibilità di portare a casa questo risultato, allora avremmo davvero perso l’occasione del secolo. Stiamo parlando di un guadagno del 500%-1000%, senza contare le molte migliaia di vite americane e centinaia di migliaia di Iracheni che si sarebbero potute salvare.
Terzo: Bielorussia?
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