
“L’estromissione di Umberto Croppi dalla nuova giunta Alemanno ha il sapore di una ‘esecuzione’ per motivi politici. L’unica sua colpa – continua D’Elia – pare essere quella di aver aderito di recente a una linea politica diversa, anche se non ostile, rispetto a quella del Sindaco Alemanno”. “Abbiamo apprezzato – ricorda D’Elia – il Sindaco di Roma in quanto sostenitore convinto delle battaglie Radicali contro la pena di morte, come testimonia lo striscione appeso in Piazza del Campidoglio per salvare Tareq Aziz dall’impiccagione.” “Anche per questo – conclude D’Elia – non si comprende perché sia stato fatto fuori dalla nuova giunta Umberto Croppi, l’assessore forse più apprezzato per la sua libertà di pensiero e l’impegno concreto a favore della città di Roma e dei diritti umani nel mondo.”
Dichiarazione di Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino
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