Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e componente della Direzione Nazionale di Radicali Italiani
L’on. Rita Bernardini ha presentato un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro della Giustizia e al Ministro dell’Interno. La deputata Radicale interroga il Ministro della Giustizia sulla situazione di palese incompatibilità ambientale in cui è venuto a trovarsi il Procuratore della Repubblica di Matera. Nell’interrogazione della deputata radicale vengono affrontate questioni importanti che da tempo avvelenano la vita della nostra regione. La vicenda Marinagri, le minacce ricevute dal segretario del Prc Ottavio Frammartino, l’incredibile vicenda che mi vedrà sotto processo a febbraio sulla base di una querela sporta dalla moglie del Procuratore capo di Matera. Per dirla con Rita Bernardini è “quanto meno anomalo” che, il sottoscritto e alcuni compagni di sventura debbano essere processati presso il Tribunale di Matera, in una situazione in cui la pubblica accusa sarà rappresentata da un sostituto del dott. Giuseppe Chieco, Procuratore della Repubblica di Matera, nonché consorte della querelante.
Ma di anomalie in questa nostra Basilicata ne abbiamo registrate tante in questi ultimi 20 anni. Guai a chi osa alzare la testa e si permette il lusso di denunciare malcostume e malaffare. Guai a chi non chiude gli occhi di fronte alla morte dello Stato di diritto, della legalità e della democrazia. Abbiamo raccontato in questi anni il “Caso Basilicata”, che per noi è e resta il simbolo del “Caso Italia”. Abbiamo descritto in questi mesi il degrado ambientale della nostra regione, parlando dei veleni industriali e politici della Basilicata.
Rita Bernardini nella sua interrogazione ricorda che c’è stata un’audizione degli avvocati dell’Associazione Autonomia Forense da parte del Consiglio giudiziario. Le domande poste dagli avvocati lucani sono rimaste senza risposta. E ancora, la Bernardini affronta la questione del permanere presso la sede di Potenza del dott. Tufano, il cui mandato è scaduto da mesi. Spero che in tanti trovino il tempo di leggere l’interrogazione presentata da Rita Bernardini e dai deputati Radicali. C’è di che riflettere, su una situazione che, a mio modo di vedere, avvilisce lo Stato di diritto, che del resto nel nostro Paese è morto da tempo.
L’on. Bernardini invita il ministro Alfano ad avvalersi della facoltà di avviare un’indagine ispettiva a carico del dott. Giuseppe Chieco. C’è da augurarsi che gli ispettori ministeriali tornino a Matera e sappiano valutare.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro della Giustizia
Al Ministro dell’Interno
per sapere - premesso che
alla foce del fiume Agri, in Policoro (MT), si è dato inizio alla costruzione di un villaggio turistico in violazione di norme urbanistiche il che ha provocato il sequestro da parte del giudice penale;
per il giorno 11 dicembre è fissata, innanzi al giudice competente, udienza preliminare in relazione alla costruzione di cui innanzi per reati di violazioni di leggi urbanistiche e truffa aggravata ai danni dello Stato da parte del costruttore del villaggio e del sindaco di Policoro;
in epoca prossima alla realizzazione delle opere abusive, veniva avviata la vendita di immobili turistici a privati e per l’acquisto di un immobile si recava, sul luogo della costruzione, il dr. Giuseppe Chieco, Procuratore della Repubblica di Matera, facendosi accompagnare da un ufficiale della Guardia di Finanza;
negli anni scorsi, il predetto Procuratore della Repubblica emanava, tra l’altro, una disposizione in virtù della quale tutti gli ufficiali di polizia giudiziaria dipendenti da quella procura avrebbero dovuto avvertirlo di eventuali indagini contro la P.A. da parte di altre autorità giudiziarie e, conseguentemente, anche da parte di procure che svolgessero indagini contro la sua persona;
di tali comportamenti del dr. Giuseppe Chieco, i giornali hanno dato notizia ai propri lettori, in particolare la notizia veniva pubblicata da Il settimanale Il Resto il 21 aprile 2007;
in relazione a tali notizie, la moglie del Procuratore della Repubblica ha esposto querela contro i giornalisti e contro il segretario dell’Associazione Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti. Gli articoli oggetto di querela sono stati pubblicati il 10 maggio 2008 sul settimanale Il Resto e sul blog www.lucania.ilcannocchiale.it gestito dal Segretario dell’Associazione Radicali Lucani;
per i relativi processi è previsto lo svolgimento nell’ufficio giudiziario presso cui il dr. Chieco esercita le proprie funzioni sicché la pubblica accusa sarà affidata ad un magistrato che sarà suo sostituto;
resi noti questi fatti, il dr. Chieco annunciò egli stesso anni or sono di aver presentato istanza di trasferimento per incompatibilità ambientale. La notizia fu pubblicata sul quotidiano la Nuova del Sud nell’aprile 2007 in un articolo a firma Sissi Ruggi;
tale istanza, anche se avanzata, non ha ancora avuto alcun esito;
in relazione a quanto innanzi, il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Potenza, venutone a conoscenza, ha comunque definito il dr. Chieco “ottimo procuratore”. La notizia emerge nell’ambito dell’audizione presso il Consiglio Giudiziario di Potenza tenutasi il 28 gennaio 2009 degli avvocati Vincenzo Montagna, Leonardo Pinto e Nicola Cataldo del foro di Matera, rappresentanti del sindacato avvocati di Matera e dell’Associazione Autonomia Forense;
nell’area circostante il villaggio turistico ancora sotto sequestro si sono verificati, negli ultimi tempi, gravi episodi di criminalità tra i quali minacce a chi ha manifestato contrarietà alla realizzazione del villaggio alla foce del fiume Agri, come riportato in un articolo pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata in data 21 novembre 2009, a firma Leo Amato;
nei mesi scorsi, il Questore di Matera ha richiesto, per un pregiudicato della zona, un provvedimento di sorveglianza al quale, tuttavia, si è opposto il dr. Chieco;
il contrasto consumatosi tra questore e procuratore della Repubblica ha suscitato meraviglia e sconcerto tra le forze dell’ordine le quali si sentono ormai impotenti di fronte alla recrudescenza della criminalità;
Ad avviso dell’interrogante, le situazioni anomale e la precarietà oggettiva in cui sono venuti a trovarsi il Procuratore della Repubblica di Matera e il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Potenza generano sfiducia dei cittadini verso la giustizia. Del primo, infatti, si è ampiamente detto nei punti che precedono. Del secondo si deve far presente che ha compiuto gli 8 anni di direzione dell’ufficio nel mese di aprile 2009. Tuttavia, non essendo stato nominato il nuovo procuratore generale, continua a dirigere l’ufficio non più come titolare ma come facente funzioni. Il che integra gli estremi, se non della violazione, certamente della elusione della legge. Ciò è tanto più grave ove si consideri che, per altri uffici, i nuovi preposti sono stati nominati entro due o al massimo tre mesi dalla vacanza determinatasi per scadenza dell’incarico o cessazione dell’attività del precedente titolare;
Ad avviso dell’interrogante, appare quanto meno anomalo il fatto che il Segretario dell’Associazione Radicali Lucani e alcuni giornalisti debbano essere processati presso il tribunale di Matera in una situazione in cui la pubblica accusa sarà rappresentata da un sostituto del dr. Giuseppe Chieco, Procuratore della Repubblica di Matera, nonché consorte della querelante signora Rosalba Pontrelli:-
- se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti riportati in premessa;
- quali siano le valutazioni dei Ministri interrogati - per quanto di loro competenza e prerogativa - sull’intera vicenda;
- in particolare, cosa pensi il Ministro della Giustizia del fatto che i processi per diffamazione nei quali è querelante la moglie del dott. Chieco si celebrino presso il Tribunale di Matera;
- quali iniziative intenda assumere il Ministro della Giustizia, negli ambiti di sua competenza, affinché venga nominato quanto prima il nuovo procuratore generale presso la Corte di Appello di Potenza ponendo fine, se non ad una violazione di legge certamente ad una elusione della stessa;
- quali siano le valutazioni dei Ministri interrogati in ordine ai contrasti insorti tra il Questore e il Procuratore della Repubblica di Matera relativamente alle misure da adottare per combattere la delinquenza in tutta la provincia e come intenda il Ministro dell’Interno dare sostegno alle forze dell’ordine anche al fine di allargare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni della Repubblica;
- se con riferimento ai fatti di cui in premessa il Ministro della Giustizia non intenda avvalersi della facoltà di avviare, intanto, indagini ispettive a seguito delle quali, se del caso, promuovere un'azione disciplinare nei confronti del dott. Giuseppe Chieco.
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