Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale in Commissione Ambiente, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere conto al Ministro dell’Ambiente dell’attuazione della Direttiva 2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE), recepita nel nostro paese con il Decreto Legislativo 27 gennaio 2010. Il primo passaggio fissato da decreto prevedeva la trasmissione al Ministero dell’Ambiente, entro il 24 dicembre 2010, da parte di tutte le Autorità pubbliche in possesso di dati territoriali in formato elettronico, di informazioni sulle “parcelle catastali” e sulla copertura dei suoli, utilizzo del territorio, impianti industriali, agricoli e di acquacultura, sistemi di irrigazione, serre e stalle, discariche ecc”.
“Governare il territorio, necessita sempre di più di informazioni uniformi e trasparenti sui dati territoriali e ambientali. Questo tanto alla luce dell’introduzione del federalismo fiscale e del conseguente spostamento sul piano locale responsabilità di gestione di beni comuni (acqua, aria, suolo, etc.) che della dimensione transfrontaliera che assumono i problemi ambientali.”
“Per questo – ha detto la deputata Radicale – occorre cogliere l’occasione che ci viene data dalla Direttiva UE con l’istituzione di un'infrastruttura informatica di informazioni territoriali che ci permetterebbe di porre la parola fine a duplicazioni e sprechi di risorse in una complessiva inaccessibilità da parte ei cittadini a quei dati che permettono di misurare lo stato di benessere complessivo.”
La Zamparutti ha concluso dicendo: “Ho quindi chiesto al Ministro di sapere se il primo impegno è stato rispettato. Diversamente ci troveremmo di fronte all’ennesimo tradimento della volontà di riformare e modernizzare questo paese. “
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