
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
Quello che ora più conta è la vita dei cubani. Costretti da decenni di dittatura dentro un recinto che impediva al progresso di entrare e loro di uscire, evitando tutti i rischi e le opportunità. In questa transizione difficilissima dovrà prevalere il rispetto dei cittadini cubani e dei principi democratici.
Ascoltando invece i commenti italiofoni di queste ore, è davvero singolare assistere allo spettacolo di chi saluta la morte di Fidel Castro come se si trattasse di un campione della libertà. È singolare a maggior ragione in questi tempi, nei quali si lanciano da ogni parte accorati appelli per la difesa della democrazia in pericolo. Si paventano improbabili "derive autoritarie" e non si riconoscono quelle storicamente avvenute. È singolare da parte di chi non si è mai posto il problema democratico nel nostro paese.
Forse occorrerebbe chiarirsi le idee. Trovare un metro di giudizio che prescinda dalla retorica e si attenga ai fatti, agli elementi concreti.
Gridare al colpo di stato la mattina, e beatificare un dittatore il pomeriggio, è semplicemente privo di senso.
Il massimo rispetto per i morti, naturalmente. Anche se, come nel caso di Fidel, sono stati dei dittatori.
La libertà, però, è un'altra cosa.
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