
"E' molto grave che un ministro della Repubblica contraddica i dati e il parere ufficiale della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo - cioè della principale autorità in materia - sugli effetti positivi della legalizzazione della cannabis in termini di contrasto alla criminalità. Ed è ancora più grave che a farlo sia il ministro della Salute, schierandosi così a favore delle politiche proibizioniste che, oltre a foraggiare le narcomafie, hanno causato danni enormi alla salute dei cittadini. Solo una cosa è vera, tra le tante parole in libertà dette oggi dal ministro Lorenzin: e cioè che la droga è diffusissima tra le strade di Roma; e non solo Roma aggiungiamo. Legalizzare è iI solo modo per arginare e porre fine alla liberalizzazione di fatto che il mercato illegale delle droghe ha portato nelle nostre città. Soltanto una svolta antiproibizionista, infatti, potrà togliere dalle strade le sostanze incontrollate e perciò nocive che chiunque oggi può comprare a qualsiasi ora in ogni quartiere. Il consumo in età molto giovane che spaventa il ministro è proprio frutto di questa situazione di liberalizzazione di fatto, che lei stessa vorrebbe mantenere. Lorenzin se ne faccia una ragione: il proibizionismo è un crimine e un ministro non può difenderlo".
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