
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
"Giulio Regeni è stato torturato fino a quando il suo corpo non ha retto più e oggi il governo egiziano vorrebbe farci credere che i responsabili siano i componenti di una banda di rapinatori, cioè cinque cadaveri che non potranno mai difendersi e che lo avrebbero ridotto in quello stato al scopo di estorsione. Una verità di comodo che non risparmia particolari allusivi e oltraggiosi, come quelli del rinvenimento di cannabis nella borsa di Regeni o della frequentazione tra questi e la sorella di uno dei banditi. Per di più, il ministero dell'Interno di Al-Sisi ringrazia il governo italiano per il contributo dato alle indagini, come se si trattasse di un felice epilogo. Purtroppo non è così e il finale che si sta scrivendo per questa storia è un ulteriore oltraggio alla memoria di Giulio, alla sua famiglia e al Paese intero. Per questo chiediamo con ancora più forza al governo italiano di pretendere chiarezza su quanto accaduto, e di farlo con la stessa determinazione con cui sono perseguiti gli interessi economici e geopolitici dell'Italia. Il caso della morte di Giulio Regeni non può, e non deve, nemmeno lontanamente considerarsi chiuso".
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