
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani, e del tesoriere Valerio Federico:
"La demagogia su Acea da parte della candidata del M5S al Campidoglio, ma anche di molti di coloro che la attaccano è davvero stupefacente. Il vero tema, infatti, è quale sia il beneficio per i cittadini del mantenimento di quote di maggioranza da parte di amministrazioni locali in aziende come Acea.
Le bollette che pagano i romani dipendono in parte da tariffe stabilite a livello nazionale, in parte da un mercato rispetto al quale non risulta che Acea abbia mai assicurato condizioni più vantaggiose . Anzi, le scarse performance in termini di qualità commerciale dell'azienda - tra cui il livello patologico di 'bollette pazze'- che hanno determinato anche multe da parte dell'Antitrust, suggeriscono che il controllo pubblico non abbia garantito alcuna maggiore tutela per i clienti.
Chiediamoci piuttosto se l'interesse dei Comuni nella gestione delle reti elettriche remunerate alle tariffe stabilite dall'Autorità di settore non generi un fenomeno di tassazione occulta nelle bollette dell'energia.
Il modo più corretto di tutelare il 'bene comune' dei consumatori è che le amministrazioni come quella romana vendano le proprie quote ed escano da società di mercato".
© 2016 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati