
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani:
"Il vergognoso dibattito parlamentare sulle unioni civili, dopo lo stralcio della stepchild adoption, ha toccato il fondo con l'eliminazione dal testo di legge Cirinnà dell' "obbligo di fedeltà" tra i coniugi. Richiesta messa sul banco dagli alfaniani - e ammessa dal governo prima e dal voto del Senato poi - con l'obiettivo di segnare una differenza con l'istituto del matrimonio, affermando così un pregiudizio più profondo e pericoloso: le persone omosessuali, per definizione, non sarebbero in grado di essere fedeli al loro amore. C'è però un modo per ribaltare questa offesa in una conquista di civiltà: eliminiamo dall'articolo 143 del codice Civile il riferimento all'obbligo reciproco di fedeltà tra i coniugi, frutto di un retaggio culturale, già superato nei fatti con l'equiparazione dei figli nati dentro e fuori il matrimonio, e che a questo punto può essere definitivamente accantonato. Se equiparazione deve esserci, che sia di diritti e non di pregiudizi".
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