
Dichiarazione di Mara Mucci e Valerio Federico, rispettivamente Deputata indipendente iscritta a Radicali Italiani e Tesoriere di Radicali Italiani:
"La scelta del Governo, accettata da Mattarella, di andare al voto sul referendum sulle trivellazioni in mare il 17 aprile è sbagliata e mette a rischio l’informazione ai cittadini prevista dalla legge.
L’accorpamento con le elezioni sarebbe stato opportuno non solo perché avrebbe portato un risparmio di 300 milioni di euro. Avrebbe infatti, da una parte, permesso di attendere che la Corte Costituzionale deliberi il 9 marzo su altri 2 quesiti sulla stessa questione evitando il rischio di tornare a votare in futuro ancora sulle trivellazioni e, dall’altra, garantito il tempo necessario a predisporre i vari regolamenti sugli spazi elettorali autogestiti e le tribune politiche. A questo punto l’informazione sul referendum dovrà partire il 3 marzo, con almeno 45 giorni di anticipo sulla data della consultazione come prevede la legge 28 del 2000.
Ci appelliamo al presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, e al numero uno dell'Agcom, Angelo Cardani, affinché la campagna informativa per il referendum contro le trivellazioni in mare possa partire in tempo. Vigileremo affinché la legge venga rispettata".
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