
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
"L'ondata in scalpore e indignazione per la gestione dissennata degli immobili del comune di Roma è ormai un fenomeno ciclico. Il problema è che nessuna amministrazione, dopo aver sbandierato operazioni trasparenza, è davvero intervenuta contro abusi e privilegi e per mettere finalmente ordine nel patrimonio immobiliare.
Esattamente un anno fa scoppiava lo stesso caso e, in occasione dell'esame della delibera sulle dismissioni, avevo posto come condizione per votare quel testo l'impegno da parte della giunta a rivedere tutte le concessioni e a revocare quelle a favore di partiti e sindacati - che sono tra i soggetti che in Italia detengono patrimoni immobiliari tra i più estesi - e ad associazioni "amiche". Ci appellammo anche al presidente Renzi e al commissario Orfini, visto che il Pd è tra i beneficiari. Purtroppo né da Marino, né dal Pd arrivarono risposte, così votai contro la delibera, viziata anche da difetti giuridici.
La nostra proposta, avanzata già un anno fa, è di convertire le sedi finora regalate a partiti e amici in spazi di "coworking" civico a disposizione di tutti i cittadini. Crediamo infatti che su questo come su altri dossier, chiunque si candidi alla guida della città debba indicare obiettivi di riforma e soluzioni di governo. Imporre temi e scelte decisivi, come stiamo provando a fare noi Radicali, è il solo modo per evitare che in questa campagna elettorale si parli solo di “rischio Cinque stelle”, sfiducia nel Pd e della simpatia o meno dei candidati”.
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