
Dichiarazione di Riccardo Magi e Michele Capano, segretario e membro di direzione di Radicali Italiani:
"Anche quest'anno i radicali saranno presenti alle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario presso le corti d'appello italiane.
Anche quest' anno per ribadire con forza lo stato di enorme sofferenza che vive la giustizia italiana in riferimento a due principi consacrati nella Convenzione europea per i diritti dell’ uomo:
- l’ art. 3, che proibendo l’inflizione della tortura, e di pene/trattamenti inumani o degradanti, risulta tuttora violato dalle condizioni di degrado vissute dalla stragrande maggioranza dei detenuti;
- l’ art. 6, che nella previsione del diritto ad un processo che si svolga in tempi ragionevoli, risultava e risulta sistematicamente violato.
La legge di stabilità per il 2016 ha posto nuovi ostacoli alle azioni risarcitorie per la durata dei processi con gravi danni per chi è stato e sarà vittima delle condizioni illegali di detenzione. La Commissione Giustizia della Camera non ha preso in considerazione alcuni nostri emendamenti.
Circa le 'riparazioni' previste dall'ordinamento penitenziario si è avuta una sventagliata di rigetti e declaratorie di inammissibilità che evidenziano la poca attenzione della Magistratura italiana sul punto, confermata dal silenzio dei protagonisti della cerimonia di inaugurazione dell' anno giudiziario presso la Corte di Cassazione.
Sottoporremo nei prossimi giorni all'attenzione del consiglio superiore della magistratura il grave comportamento dei Presidenti di Corte d' appello di Roma e Bologna, che ci hanno proibito di prendere la parola perché non saremmo 'rappresentativi' delle problematiche relative alla giustizia. Pensando al ruolo cruciale svolto dai Radicali e da Marco Pannella su questi temi viene da sorridere. Non possiamo più tollerare che - anno dopo anno - vi sia una situazione in cui ogni Corte d' Appello è libera di muoversi arbitrariamente sulle richieste di intervento: chiediamo un immediato chiarimento a riguardo".
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