
Da Nuova del Sud, 11 settembre 2015
Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani:
Mi dicono che Michele Somma abbia manifestato sotto gli uffici della Regione Basilicata travestito da Tupamaros. Il comandante Somma, l’Uomo del Monte, anzi dell’autobotte, è stato visto nei pressi di via Anzio mentre invitava la folla ad intonare un vecchio slogan dei disoccupati organizzati napoletani, opportunamente riadattato: “’O petrolio ci sta, ma nun c’o vonn dà”. Accanto al Tupamaros Somma, pare che siano stati intravisti anche Iula e Criscuolo travestiti da “Il Gatto e la Volpe”. Verso mezzogiorno, un biplano con il logo del cane a sei zampe, pilotato da un De Scalzi in versione barone rosso, ha sorvolato il viale della Regione Basilicata lanciando sulla folla l’ultimo capolavoro di Marco Bardazzi, un opuscolo intitolato “La teologia della trivellazione”. Nel mentre, sulla scalinata del Palazzo d’Inverno, Marcello Pittella, Davide Tabarelli, Mario Polese, Nino Grasso e Guido Viceconte intrattenevano gli astanti, mettendo in scena un must della sceneggiata napoletana: “’E figlie so’ piezz ‘e core”.
Liberté, Fraternité, Trivellité. Che spettacolo, amici drughi!
In Basilicata, terra immaginifica, dove in nome del petrolio sono state commesse fin troppe nefandezze, può anche succedere che l’indotto petrolifero Eni manifesti sotto la Regione per rivendicare il proprio diritto ad inquinare.
In Basilicata, terra dove da lustri petrolio fa rima con “sponsorizzazioni” che hanno inquinato anime e coscienze, i petrolieri si son giocati la carta del sentimento, mandando in piazza madri e figli, padri e nonne.
Il petrolio è anche lavoro, dicono. Soprattutto lavoro e opportunità perse in nome di uno sviluppo senza futuro, rispondo io.
Ai Somma, ai Criscuolo e ai padroni del vapore della petrolizzata confindustria lucana, ripeto che stiamo continuando ad inseguire il trapassato remoto fossile, non per fare gli interessi della patria, della nazione, del paese, ma solo gli interessi di Assomineraria.
L’Eni ricorda, nello studio di impatto ambientale e di incidenza del pozzo Pergola 1, che nel Nord America, nel 2013, sono stati estratti 17,2 milioni di barili al giorno. Nella Valle dell’Agip, nel 2014, sono stati estratti 25 milioni di barili in un anno. E allora, il gioco vale la candela? Per estrarre in un anno una quantità di greggio che altrove estraggono in due giorni, mettiamo a repentaglio una risorsa di gran lunga più importante dell’oro nero: l’acqua potabile.
Oggi vale la pena di ricordare ciò che è stato detto del film “Il Petroliere”, firmato dal regista Paul Anderson: “Il Petroliere è un film fatto di bitume, di corpi che diventano tutt'uno con la terra e l'oro nero che la intride. Corpi pronti ad essere spezzati e anche dilaniati nella ricerca di un possesso avido quanto amorale”.