
Dichiarazione di Valerio Federico e Alessandro Massari, rispettivamente tesoriere e membro di Direzione di Radicali Italiani, a seguito dell'incontro avuto con il presidente di Acri Giovanni Guzzetti e con il direttore generale Giorgio Righetti:
"Il presidente Guzzetti, che ringraziamo per l'invito ad incontrarlo, ha tenuto a ribadire l'indipendenza delle fondazioni bancarie dalla politica e dai partiti, la loro natura di enti privati e l'efficacia dell'azione svolta sia come azionisti delle principali banche del Paese che come enti a supporto delle comunità locali. Su questi punti non poteva esserci convergenza con noi Radicali, considerando le ragioni di fatto e di diritto che ci portano a sostenere che le nomine partitocratiche degli enti locali di parte dei vertici delle fondazioni hanno portato questi soggetti - guidati anche da rappresentanti delle curie locali e di altri soggetti politicizzati quali le camere di commercio e gli ordini professionali - ad avere un ruolo sostanzialmente sia politico che pubblico nel capitalismo italiano, grazie all'influenza esercitata nelle banche, in Cassa Depositi e Prestiti e nel fondo F2i, ruolo diverso rispetto a qualunque altra impresa realmente privata".
"Abbiamo espresso apprezzamento per i contenuti del protocollo di intesa siglato in aprile tra le fondazioni e il ministero dell'Economia che contiene alcune istanze che noi Radicali da molto tempo proponiamo: dalla diversificazione degli investimenti, dopo anni di violazione di legge, all'utilizzo dei bandi come strumento preferenziale rispetto agli affidamenti diretti, alla necessità di fusioni tra fondazioni piccole e inefficienti".
"Abbiamo inoltre segnalato la mancata istituzione dell'Autorità amministrativa indipendente di controllo per gli enti no profit prevista per legge, gli eccessivi costi di struttura di alcune fondazioni, chiedendo inoltre una maggiore presenza di competenze in ambito finanziario all'interno delle fondazioni per perseguire una maggiore redditività dei patrimoni a beneficio delle erogazioni sui territori".
"Resta prioritaria per noi Radicali la riforma, contenuta in una proposta di legge inviata a tutti gli eletti e presentata dal deputato Mariano Rabino, supportata tra gli altri dagli economisti Tito Boeri, Alessandro De Nicola e Mario Baldassarri, che prevede entro 4 anni l'uscita completa delle fondazioni dal capitale azionario delle banche attuando definitivamente la separazione tra fondazioni e banche, tra politica e credito".
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