
Si è tenuta il 18 giugno alle 11.00 nella Sala Carpanini del Municipio di Torino una seduta congiunta delle commissioni Sanità, Urbanistica e Pari Opportunità per discutere la petizione popolare promossa dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta per l’istituzione del "Peba" (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche), previsto dalla legge 41 del 1986 per tutti i comuni italiani.
In commissione sono intervenuti i tre primi firmatari della petizione: Alessandro Frezzato (direzione Associazione Luca Coscioni), Giulio Manfredi e Paola Cirio (Associazione radicale Adelaide Aglietta), i rappresentanti di una decina di associazioni a sostegno dei disabili, i tecnici dell’amministrazione comunale e una ventina di consiglieri comunali.
All’uscita dalla commissione, Manfredi, Frezzato e Cirio hanno dichiarato:
"Grazie al servizio pubblico garantito da Radio Radicale, chiunque potrà verificare che il dibattito in commissione è stato ricco, franco e a 360 gradi. Portiamo in cascina due risultati: i tecnici degli assessorati ci hanno comunicato che stanno ultimando una deliberazione della giunta comunale dedicata alla predisposizione del Peba; tutti i consiglieri intervenuti, appartenenti all’intero arco del Consiglio comunale, hanno affermato la loro volontà di approvare la mozione 'Bertola-Viale' per l’istituzione del Peba prima della pausa estiva".
"Rileviamo", proseguono, "che tali risultati non vi sarebbero stati senza l’azione costante di pressione sul sindaco Fassino (anche nella sua veste di presidente dell’Associazione nazionale Comuni Italiani) da parte dell’Associazione Luca Coscioni e senza le firme dei 673 cittadini che hanno sottoscritto la nostra petizione".
"Il Peba doveva essere istituito a Torino e in tutti i Comuni italiani entro il febbraio 1987; sono passati quasi trent’anni ma è inutile guardare indietro. Guardiamo avanti, al primo obiettivo ormai vicino (l’istituzione del PEBA), per assicurare un risultato che va a vantaggio non dei radicali, non dell’Associazione Coscioni ma di tutti i cittadini disabili, senza distinzione di disabilità".
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