
Oggi, 10 marzo 2015, si celebra il 56° anniversario dell'insurrezione di Lhasa, data nella quale l'intera popolazione tibetana insorse contro l'occupazione militare cinese del Tibet che causò la morte di 87mila tibetani.
La situazione nel paese è ancora oggi molto grave, le notizie che giungono sono di continue repressioni e distruzione della cultura, dell'ambiente naturale e di gravissime discriminazioni nei confronti della popolazione nonostante i continui appelli al dialogo che lo stesso Dalai Lama ha più volte sollecitato con le autorità cinesi.
Negli ultimi anni oltre 140 tibetani sono morti a causa dell'autoimmolazione e di molti altri non si hanno più notizie. Le forme di repressione e di violenza continuano nell'indifferenza generale. Anche per denunciare tutto questo il prossimo 14 marzo a Parigi ci sarà una manifestazione di tutte le comunità tibetane europee.
A Roma, oggi, il Partito Radicale insieme alla Comunità tibetana in Italia ha esposto in Via di Torre Argentina una grande bandiera del Tibet e organizzato volantinaggi nel centro storico della città.