
"Il Presidente Mattarella, nell'ambito di pochi giorni, è intervenuto in modo, pertinentissimo (anche per il lessico da lui usato) dapprima per ribadire l'obbligo dello Stato italiano (reiteratamente già affermato dalle competenti massime giurisdizioni italiane ed europee) di assicurare una ragionevole (non più l'attuale Irragionevole...) durata dei processi".
"Il Presidente è tornato ora a sottolineare che questi obblighi dello 'Stato di Diritto' sono nel contempo funzione e compito connotanti l'Ordine Giudiziario italiano, assieme all’effettivo rispetto delle “dignità” fondamentali dei cittadini (e residenti) italiani, per la tutela delle loro essenziali 'dignità'”.
"Al Presidente Mattarella dobbiamo ancora dare atto ringraziandolo di così continuare a garantire alla Presidenza della Repubblica un ulteriore contributo straordinario, quanto necessario ed urgente, per la vita stessa dello Stato di Diritto e dei Diritti Umani; quel che di già, specie con il suo messaggio al Parlamento, fu assicurato dal Presidente emerito Napolitano".
“'Obblighi', lo ripetiamo, sottolineati come tali, già nel suddetto messaggio costituzionale del Presidente emerito".
"Possiamo così, finalmente e ancor più ragionevolmente, sperare che Diritto e Diritti tornino a connotare in modo, non più, anche tecnicamente criminale, la nostra Repubblica Italiana".
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