
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, membro della giunta di Radicali Italiani e consigliere dell'Associazione Coscioni, in sciopero della fame dalle 23.55 dell'11 febbraio:
"Al non so quanto autorevole dirigente dell'Eni, che stamane ha diffuso il suo verbo attraverso le pagine del Foglio, dico che son terrone e pecoraio e me ne vanto. Sono un terrone dalla testa dura, che continuerà a chiedere in ogni sede perché sia stata autorizzata la reiniezione delle acque di produzione petrolifera in una zona ad altissimo rischio sismico. Sono uno di quei terroni alla costante ricerca della verità. Sono un terrone la cui coscienza non è in vendita e che prova a chiedere il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, di leggi della Repubblica e direttive comunitarie poste a presidio della tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Nel prendere atto che l’autorevole fonte Eni de Il Foglio non ha voluto nemmeno metterci la faccia, dico: meglio terroni e 'pecorai' che inquinatori e saccheggiatori".
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