
La redazione di CosmoPolismedia esprime vicinanza e solidarietà all’amico e collega Maurizio Bolognetti, in sciopero della fame ad oltranza da mercoledì 11 febbraio. Il segretario dei Radicali Lucani chiede la conoscibilità dei dati relativi allo smaltimento dei rifiuti, e denuncia il mancato rispetto del codice dell'Ambiente.
La redazione di CosmoPolismedia esprime vicinanza e solidarietà all’amico e collega Maurizio Bolognetti, in sciopero della fame ad oltranza da mercoledì 11 febbraio. Una battaglia nonviolenta, quella del segretario dei Radicali Lucani, per chiedere che venga ripristinato il funzionamento del Catasto dei rifiuti in Regione Basilicata e il rispetto della Convenzione di Aarhus, di direttive e leggi della Repubblica che hanno ratificato il diritto di accesso alle informazioni ambientali. In particolare Bolognetti, da sempre in prima linea nell’evidenziare l’inquinamento ambientale e gli intrecci tra politica e grande industria in terra lucana, pone l’accento sui rifiuti delle estrazioni petrolifere e denuncia il mancato rispetto del codice dell'Ambiente, che impone la tenuta di un catasto dei rifiuti. Bolognetti denuncia anche l'inosservanza delle direttive Ue che prevedono l'accesso per i cittadini all'informazione ambientale.
L’esponente radicale si occupa da anni dell’inquinamento provocato dal progetto Tempa Rossa dell’Eni in terra lucana. Multinazionale del petrolio che, anche a Taranto, è intenzionata a costruire due nuovi impianti di stoccaggio, da 180 mila metri cubi ciascuno, per convogliarvi, appunto, quanto estratto in Lucania.
“In Basilicata – ha dichiarato Bolognetti - è stato negato il diritto alla conoscenza". Urge quindi "ripristinare la legalità e il diritto di accesso agli atti, in particolar modo ora che il cosiddetto Decreto sblocca-Italia prevede un aumento esponenziale delle attività di estrazione in regioni come la Basilicata”.
Pubblicato su Cosmopolis [2] il 24/02/2015.
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