
In continuità storica con “l'Associazione per la libertà della cultura”, di cui tra gli altri, fecero parte Benedetto Croce, Piero Calamandrei, Nicola Chiaromonte, Ernesto Rossi, Ignazio Silone, Altiero Spinelli, e il meglio della cultura liberale e laica degli anni Cinquanta e Sessanta (filiazione diretta dell’“International Association for Cultural Freedom” che ebbe tra i suoi animatori, tra gli altri, Hannah Arendt, Arthur Koestler, George Orwell, Beltrand Russell), si è formalmente costituito il Congresso Mondiale per la libertà della e nella cultura.
Ispirandosi al ruolo svolto dalla prima Associazione, che seppe svolgere un ruolo essenziale contro i rigurgiti autoritari e neo-fascisti da una parte, e i tentativi egemonico-oppressivi del totalitarismo sovietico dall’altra, gli obiettivi di oggi sono: “…la promozione dello Stato di diritto, democratico, federalista e laico, fondato sui diritti umani per contrastare l'abuso delle Ragioni di Stato e di Partito e il progressivo deterioramento in democrazie reali degli Stati detti “democratici”….
Presidente dell’Associazione è stato eletto Valter Vecellio, affiancato da due co-presidenti (Guido Biancardi e Aldo Loris Rossi), e da un tesoriere (Antonio Cerrone).
A breve verrà prossimamente costituito un Consiglio Generale, composto da 21 membri, eletti dall’assemblea dei soci.
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