
Lettera di Irene Testa, segretaria dell'Associazione il Detenuto Ignoto e membro della Direzione di Radicali Italiani:
Gentili Presidenti,
nei giorni scorsi la signora Maria Ciuffi, mamma di Marcello Lonzi, detenuto nel 2003 e morto nel carcere delle Sughere di Livorno mi ha chiesto di sostenerla politicamente e umanamente, in un sit-in svoltosi appena due giorni fa davanti a Montecitorio, cosa che ho fatto coinvolgendo la Segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini e altri gruppi politici. Maria Ciuffi, ha mostrato in pubblico, ai media e alla politica, le foto che ritraevano il figlio morto in una pozzanghera di sangue, un buco in testa, otto costole rotte, un polso fratturato e due denti rotti. Le immagini che la signora Ciuffi ha mostrato in piazza rappresentano un pugno allo stomaco a cui non si può rimanere indifferenti".
"Credo che questa mamma meriti risposte perché è davvero difficile sforzarsi di pensare che un corpo possa ridursi da solo in quelle condizioni a causa di morte naturale. Le immagini parlano da sole, basta guardarle. Per questo ve le allego, affinché; possiate anche voi prenderne visione. Il motivo della mia lettera, vuole essere quello di tradurre il desiderio espresso dalla mamma del ragazzo di poter essere ricevuta dalle istituzioni, così come in altre circostanze si è fatto. Confidando in un vostro interessamento, vi saluto cordialmente.