
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani:
"A rileggere un anno dopo il programma elettorale del Presidente Pittella, c'è da farsi cadere a terra la mascella causa grossa, grassa e prolungata risata.
Scriveva allora nel capitolo: 'La Basilicata che Vogliamo', colui il quale sarebbe di lì a poco assurto al soglio di via Anzio con il nome di Marcello I: 'la Basilicata offre tutti gli ingredienti per un modello di sviluppo che possiamo chiamare 'TAC': dove la T sta per turismo, la A per agricoltura ed agroalimentare di qualità, ambiente ed anche artigianato di qualità, la C per cultura, creatività e servizi di collettività'.
Poi è arrivata la Guidi, la Vicari, la Marcegaglia, Assomineraria, il suo sodale Renzi e tutto è cambiato. O forse - e ritengo sia l'ipotesi più attendibile - il presidente ci ha semplicemente preso per i fondelli.
La Basilicata che volevano, che hanno sempre voluto, è una Basilicata fatta di clienti, buchi per terra, disperazione, emigrazione, servilismo e familismo amorale.
Una Basilicata dove la C sta per clientelismo, la D per doppiezza, la F per faccia di bronzo e la A per assenza assoluta di ideali".
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