
Dichiarazione di Giulio Manfredi, membro di direzione di Radicali Italiani:
"La copertura mediatica assicurata alla deposizione del Presidente Napolitano è incommensurabile rispetto a quella che ebbe la deposizione dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 13 luglio 2004, nella tenuta presidenziale di Castelporziano, nell’ambito dell’inchiesta sull’affaire Telekom Serbia".
"Ciampi depose in qualità di 'persona informata sui fatti' (essendo ministro del Tesoro all’epoca della cessione del 29% di Telekom Serbia a Telecom Italia, nel giugno 1997) alla presenza unicamente del procuratore capo di Torino Marcello Maddalena e dell’aggiunto Bruno Tinti. La notizia delle deposizione di Ciampi venne fuori solo dopo una settimana, riportata da scarne agenzie".
"Il 27 novembre 2002 avevo fornito al pm Tinti una lista di nomi di esponenti del governo Prodi del 1997 che potevano essere utilmente sentiti nell’ambito dell’inchiesta su Telekom Serbia. Oltre a quello di Ciampi, la lista comprendeva i nomi di Romano Prodi, Lamberto Dini, Piero Fassino, Mario Draghi (nel 1997 direttore generale del ministero del Tesoro) ed Enrico Micheli".
"Ricordo, infine, che la commissione parlamentare d’inchiesta su Telekom Serbia chiuse i battenti il 10 luglio 2004, tre giorni prima della deposizione di Ciampi, senza avere mai audito il Presidente della Repubblica, come richiesto reiteratamente da noi radicali".
Per approfondimenti:
"Telekom Serbia: Presidente Ciampi, nulla da dichiarare? [2]" di Giulio Manfredi (con postfazione di Marco Pannella), Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2003
Sentenza d'archiviazione su Telekom Serbia [3]
Lettura critica dell’ordinanza di archiviazione di Telekom Serbia [4]