
Lo scorso 8 ottobre Giulio Manfredi, membro della direzione di Radicali Italiani e segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta, aveva inviato una lettera aperta [2] al presidente del Consiglio regionale del Piemonte e ai presidenti delle commissioni e delle giunte, richiedendo loro di attivarsi per far pubblicare online sul sito istituzionale del Consiglio i verbali di giunte e commissioni.
Oggi la segretaria generale del Consiglio regionale, Laura Bestini, ha risposto negativamente [3] alla richiesta dei radicali.
La replica di Manfredi:
"Ringrazio, innanzitutto, gli uffici regionali per la pronta risposta, né sbrigativa né reticente. Ciò detto, la ritengo non soddisfacente. In essa sono elencate tutte le norme di Statuto e Regolamento che impediscono la presenza alle sedute di Commissione di “membri estranei al Consiglio”, in particolare di giornalisti. Ma proprio perché davo per assodato l’esistenza di tale divieto – superabile con un auspicabile riforma delle norme – io richiedevo e richiedo la pubblicazione online dei verbali di Commissioni e Giunte".
"Mentre la presenza di giornalisti o terzi può anche essere considerata una pressione indebita nei confronti della Commissione o della Giunta, non vedo cosa osti alla possibilità per i cittadini di conoscere esattamente quello che hanno detto e votato i loro eletti in Commissione, essendo peraltro ribadito dagli uffici che la pubblicità delle sedute tramite registrazione video è prevista solamente per quelle in sede legislativa. L’attuale pubblicazione delle 'sintesi' mi pare una soluzione insoddisfacente, vista la loro inadeguatezza qualitativa e quantitativa. E se vale il principio della 'non pubblicità', non si dovrebbero neppure pubblicare le sintesi…".
"Risulta, infine, incomprensibile il rifiuto degli uffici di avvalersi della possibilità prevista dal d. lgs. 33/2013 (Testo unico sulla 'Trasparenza'), che prevede, all’art. 4, comma 3: '[…] Le pubbliche amministrazioni possono disporre la pubblicazione nel proprio sito istituzionale di dati, informazioni e documenti che non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi del presente decreto o sulla base di specifica previsione di legge o regolamento […]'".
"Visto e considerato che gli interlocutori della mia lettera aperta erano i presidenti del Consiglio, di commissione e di giunta, mi auguro che vi sia da parte loro e da parte di tutti i consiglieri regionali, a cui invierò la risposta degli uffici, un serio ed urgente approfondimento sul tema, che serva a spostare un po’ più in basso l’asticella dell’accesso di tutti i cittadini a quello che nelle sedi istituzionali si dice e si fa, nella consapevolezza che sono gli ostacoli a tale accesso ad alimentare facili demagogie e sterili qualunquismi".
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