
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani
La prostrazione del Governo di Renzi ai diktat del sindacato dei magistrati non è una novità. Il premier è capace di scatenare guerre mondiali sulle ferie dei magistrati, ma quando si tratta di affrontare i nodi veri della débâcle della giustizia italiana, si lascia andare a rese incondizionate.
Rifiutandosi di firmare e sostenere i referendum della scorsa estate, fra i quali primeggiava proprio quello sulla responsabilità civile dei magistrati, Renzi - che all’epoca ancora non era stato designato premier - ci tenne a puntualizzare che quel tipo di riforme erano appannaggio del parlamento e del governo e che su di esse non avrebbe dovuto quindi pronunciarsi e decidere il popolo sovrano.
Sono quarant’anni che dobbiamo ascoltare questa tiritera che ha come sbocco unico il nulla politico conquistato a suon di violazione sistematica dello Stato di Diritto e dei diritti fondamentali dei cittadini, basti pensare al referendum “Tortora” vinto dal popolo e negato nei sui esiti da parlamenti e governi "appecoronati" al potere ricattatorio della magistratura associata.