
Dichiarazione di Marco Cappato, Edoardo Croci e Guido Rosti, a nome del Comitato referendario Milanosìmuove
Con le dichiarazioni di ieri, anche Giuseppe Sala si unisce alla folta schiera di personalità istituzionali che professano fede nella riapertura dei sistema dei Navigli. I cittadini milanesi li avevano anticipati votando al 95% il nostro referendum nel 2011. Da allora, purtroppo, a parte la risistemazione della Darsena e qualche lavoro progettuale, nulla di concreto è stato deciso, e ancor meno finanziato o cantierizzato. Anzi, proprio sotto l'ombrello di Expo, dunque sotto le responsabilità rispettive di azionisti o di gestori, Regione Lomabrdia, il Comune di Milano e la Società Expo declinarono la proposta che avevamo rivolto loro 3 anni fa di utilizzare i 120 milioni di euro, previsti per le cosiddette "vie d'acqua", proprio alla riapertura dei Navigli.
La nostra proposta fu respinta con la motivazione che non si poteva più modificare il progetto, salvo poi modificarlo per ridurre i danni a fronte della rivolta dei comitati di cittadini e della tempesta giudiziaria.
A Maroni e Pisapia in particolare ribadiamo: se volete riaprire i Navigli, dovete trasformare la vostra professione di fede in opere concrete, in Bilanci (il comune di Milano non ha ancora dato alcuna garanzia nemmeno sull'avvio della riapertura delle conche entro la fine del mandato di Pisapia) altrimenti le dichiarazioni si trasformano presto in dichiarazioni di impotenza, o peggio.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati