
Dichiarazione della Segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini e di Irene Testa Segretaria dell'associazione Il Detenuto Ignoto:
L'ennesima condanna da parte dell'Europa nei confronti dello Stato torturatore italiano non fa che confermare ciò che da anni noi Radicali denunciamo. Nel caso specifico del detenuto di San Sebastiano, già a suo tempo segnalammo l'esito scandaloso di alcuni dei procedimenti contro gli agenti di polizia penitenziaria che il 3 aprile del 2000 furono autori del violento pestaggio inflitto in massa a una trentina di detenuti nel carcere San Sebastiano di Sassari: sette prescrizioni per decorrenza dei termini, tra chi scelse di farsi processare con il rito ordinario. Colpevoli, secondo il collegio del Tribunale di Sassari, hanno così beneficiato di quella strisciante amnistia di classe - come la definisce spesso Marco Pannella - delle prescrizioni, riservata solo a chi ha i mezzi e l'assistenza legale per protrarre oltre i termini utili i processi.
Ricordiamo che il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, Radicali Italiani e Non c’è Pace Senza Giustizia, erano entrati nel procedimento davanti alla Corte EDU come “amicus curiae” a sostegno delle ragioni del detenuto Valentino Saba che oggi, finalmente, si è visto riconoscere quella violazione di Diritti Umani fondamentali che in Italia gli era stata negata.
Per quanto ancora il Parlamento potrà sottrarsi dall'affrontare il più ampio dibattito sulla giustizia e sulla responsabilità davanti al popolo elettore di votare un'amnistia alla luce del sole, contro l'imbroglio di una giustizia che si ritrova sempre di più ad essere violenta contro i deboli, ma raggirabile dai forti? Quanto occorrerà ancora aspettare per introdurre nel nostro ordinamento il reato di tortura la cui negazione mina le fondamenta dello Stato di Diritto? È con questo volto che il Premier Matteo Renzi vuole presiedere il semestre europeo?
Da parte nostra, come radicali fuori dal Parlamento e dal Governo, proseguiamo con Marco Pannella la nostra lotta nonviolenta per far uscire l’Italia dalla trasgressione sistematica e criminale dei Diritti Umani vitali del popolo italiano.
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