
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni
Le dichiarazioni di Maurizio Sacconi in merito alla maternità surrogata sono davvero fuori luogo. Occorre ricordare al senatore due aspetti essenziali della questione: il primo è che in Europa, esistono legislazioni che permettono la pratica dell'utero surrogato regolato per legge e disciplinato in maniera del tutto legale. Il secondo riguarda il nostro Paese: la legge 40 del 2004 prevede che i figli nati da tecniche vietate nel nostro Stato siano considerati figli legittimi della coppia e non è possibile effettuare il divieto di paternità. Il senatore Sacconi sta solo tentando di imporre altri divieti anche oltre confine, in base alla sua 'antropologia': non si tratta di esaudire, desiderare, ma di rispettare diritti, in questo caso quello di accedere a tecniche mediche e ad avere un figlio.
I giudici di Milano nel procedimento della coppia che si è rivolta ad un centro ucraino per la maternità surrogata hanno evidenziato un problema legato alla trascrizione di un atto in Italia legalmente rilasciato in un altro Paese e hanno evidenziato cosa devono subire le coppie italiane nel momento in cui esercitano i lori diritti in materia procreativa.
Ricordo al senatore Sacconi e a tutti coloro che difendono la legge 40, che l'utero surrogato in Italia è vietato, in base alla legge 40, solo se commercializzato e che nel 2000 il Tribunale di Roma ha autorizzato questa pratica se applicata su base solidale senza commercializzazione del corpo o di parti di esso nel pieno rispetto delle norme in vigore nel nostro Paese e delle norme comunitarie.
Le persone in questi anni stanno insegnando alla politica che le libertà individuali non possono essere ignorate a beneficio di una politica di potere e compromessi perché le persone azionano strumenti che pur se con tempi lunghi tutelano i diritti umani nei Paesi in cui i decisori politici sono incapaci di tutelare tali diritti. Il parlamento non può ignorare tutto ciò, sui temi dei diritti civili devono essere ascoltati i cittadini: basta prendere atto dei sondaggi su temi come le libertà individuali e la famiglia.
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