
Fonte Basilicata24 [2]
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Consigliere Associazione Coscioni
C’è da prendere atto che prosegue imperterrita l’opera di rapina, saccheggio e attentato alla salute pubblica perpetrata dalla compagnie petrolifere in Basilicata.
Il tutto grazie alla complicità di una politica miope, incapace di tutelare risorse ben più preziose dell’oro nero ad iniziare dalla risorsa idrica.
Ecco, verrebbe da chiedersi cosa consegneremo alle generazioni future se continueremo a consentire trivellazioni in aree delicatissime dal punto di vista idrogeologico.
Consentire l’ubicazione di un pozzo petrolifero all’interno del bacino idrografico del fiume Sele è pura follia.
Per dirla con il Prof. Franco Ortolani, in caso di incidente questa insana scelta determinerebbe la contaminazione della traversa di Persano, “punto di prelievo dell’acqua per irrigare la Piana del Sele”. Lo stesso Ortolani sottolinea che “eventuali sversamenti di idrocarburi verrebbero trasportati nel fiume Melandro, poi nel fiume Bianco e poi ancora nel fiume Tanagro ed infine nel Sele e alla traversa di Persano, inquinando l’area fluviale protetta Sele-Tanagro”.
Inutile sottolineare che il pozzo in oggetto sorgerebbe in aree ricche di sorgenti e corsi d’acqua.
Mi auguro che per una volta, almeno una, prevalga quel buon senso che è mancato in passato e che ci avrebbe consentito di evitare che larghe fette del nostro territorio venissero esposte al rischio di un inquinamento fin troppo concreto e testimoniato dal numero di siti inquinati dalle attività di ricerca, trasporto ed estrazione idrocarburi.
L’associazione Radicali Lucani sostiene e fa propria l’iniziativa del Comitato “Blocchiamo il Pozzo Pergola 1”.
Approfondimenti
Nuova del Sud, 2 febbraio 2014 [3]
Estrazione Idrocarburi, Bolognetti su pozzo "Pergola1" [4](fonte Basilicatanet, 1 febbario 2014)
La Siritide, 2 febbraio 2014 [5]
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