Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale, presidente Commissione Speciale Legalità
Era l'estate del 2007, non cinquanta anni fa, quando la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, ebbe l'ardire di ipotizzare "un grande riciclaggio di denaro derivante dal mercato illegale degli stupefacenti, guadagni che provengono dal proibizionismo, proprio intorno ai palazzi della politica". Queste parole unite alla constatazione - magari non politicamente corretta ma molto efficacie - che "la lingua parlata sempre più, nei locali e nei bar intorno a questi palazzi, è il napoletano" suscitarono polemiche che oggi avrebbero dell'incredibile. Dalle accuse di razzismo di molti esponenti politici all'intervento del prefetto Serra che negò ogni fondamento a quell'affermazione. Ancora una volta i fatti confermano quella denuncia e che Roma è una sede di investimento privilegiato per il riciclaggio dei proventi della attività criminali e del narcotraffico in particolare. Lo sforzo dell'amministrazione deve essere massimo e. Innanzitutto bisogna chiamare le cose con il proprio nome e riconoscerne la gravità, poi mettere in atto tutte le politiche di contrasto ai fenomeni collegati alle attività criminali, nell'ambito delle proprie competenze, dalle misure antiusura, ai provvedimenti di regolamentazione del gioco d'azzardo e delle slot, a serie politiche di informazione, prevenzione e contrasto alle dipendenze.
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