
Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo al Comune di Milano
Il “capitalismo pubblico” costa quasi 23 miliardi allo Stato, circa l'1,4% del Pil, secondo il rapporto del centro studi di Confindustria.
Come Gruppo Radicale - federalista europeo al Comune di Milano non solo condividiamo che la priorità sia quella di azzerare i costi per il contribuente di quegli organismi che non producono servizi di interesse generale, ma abbiamo già ottenuto che sia fissata una scadenza importante per il Comune di Milano, che è il comune più ricco in termini di partecipazioni pubbliche.
L'ordine del giorno presentato da noi Radicali e dal Nuovo Centrodestra, e approvato a larga maggioranza in Consiglio "chiede al Sindaco e all'Assessore al Bilancio di effettuare un lavoro di ricognizione dell'intero patrimonio comunale" e di "considerare vantaggi e svantaggi -sia sul piano economico che sociale e lavorativo e di "bene comune" per i cittadini milanesi- di ogni ipotesi di privatizzazione di ciascuna delle partecipazioni comunali; di tenere entro il 15 febbraio 2014 una seduta straordinaria del Consiglio comunale alla quale relazionare sul risultato di tale ricognizione e sottoporre all'attenzione del Consiglio gli indirizzi strategici della Giunta su ciascuna partecipazione comunale".
In assenza di un piano di privatizzazioni e liberalizzazioni non sarà possibile attuare alcun progetto significativo di investimento per il futuro di Milano, in particolare nel settore ambientale (risparmio energetico e mobilità sostenibile) e della conoscenza (digitalizzazione, cultura e conoscenza). Per questa ragione chiediamo ad Assolombarda, che aveva presentato delle proposte per la città metropolitana, di dare il proprio contributo di idee in vista della scadenza del 15 febbraio.
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