
"Le nuove norme fatte “per rimarginare le ferite aperte nella Terra dei fuochi”, appena varate dal Governo Letta, rappresentano senz'altro una "risposta senza precedenti" da parte dello Stato. Il decreto sulle emergenze ambientali e industriali è un provvedimento che si concentra sull’emergenza Terra dei fuochi con l’inasprimento della legge e l’introduzione del reato di combustione di rifiuti. Ottimo che, nel decreto del Governo, sia stata prevista anche la temepestiva perimetrazione delle aree agricole interessate da inquinamento. Come ha giustamente tenuto a specificare il Ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, "lo Stato ha iniziato il cammino per riconquistare la fiducia dei cittadini di quei territori".
È quanto si legge nella nota di Giuseppe Candido, multante del partito radicale.
"Tuttavia, anche se adesso appiccare fuoco ai rifiuti è diventato un reato grave, nella Calabria in perenne emergenza ambientale, neanche questo fermerà le "combustioni spontanee" che avvengono sulle spiagge di Crotone se quei siti non saranno immediatamente bonificati. Come si legge nella relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti della passata legislatura, nella regione Calabria, accade che:
Nel contesto di degrado ambientale in cui versa il territorio di Crotone, eÌ accaduto un episodio riportato nel rapporto informativo del comando regionale della Guardia di finanza, in data 17 novembre 2009, nel quale si legge che, nel mese di luglio 2008 – dopo numerose segnalazioni, le quali riferivano di episodi di spontanea combustione sull’arenile antistante la zona industriale e a seguito delle prime risultanze scaturite dalle indagini - il Nucleo di polizia tributaria di Crotone ha ottenuto dall’autoritaÌ giudiziaria il sequestro di un’area di complessivi 40 mila m2, denominata Farina – Trappeto, anch’essa di proprieta della «Syndial SpA».
La causa dei fenomeni di autocombustione sulla spiaggia era rappresentata dalla presenza di fosforo bianco a diretto contatto con l’atmosfera. Invero, l’area ubicata immediatamente a sud della discarica «Pertusola», in prossimitaÌ della foce del fiume Esaro, in localita Botteghelle del capoluogo, e risultata adibita a discarica abusiva di rifiuti pericolosi, tipo fosforite, derivanti dalla produzione di fertilizzanti da parte dell’«ex stabilimento Montedison».
Allora, a quando la bonifica di questa e delle alte aree inquinate della Calabria?"
Giuseppe Candido
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