
Dichiarazione di Valerio Federico, tesoriere di Radicali italiani:
È bastato esporre uno striscione con scritto "È un colpo di Stato" davanti Palazzo Grazioli per scatenare l'ennesima sterile polemica: interrogazioni parlamentari e richiami alla libertà di opinione da una parte, sdegno e inviti alla rimozione dall'altra.
In pochi minuti il fatto diventa prima notizia in tutti i media, mentre diversa sorte mediatica era toccata lunedì scorso al segretario di Radicali Roma e a un altro militante, portati in Questura e denunciati perchè, di fronte allo stesso Palazzo Grazioli in occasione della cena di Putin da Berlusconi, hanno esposto cartelli con cui si chiedeva il rispetto dei diritti umani in Russia, rispetto che Berlusconi dimentica da quando frequenta l’amico Vladimir.
Nel giorno in cui sarà proclamata la decadenza di Berlusconi, con annesse urla di attacchi alla democrazia, non si può non ricordare che lo stesso Berlusconi per un quarto di secolo è stato parte integrante di un Regime partitocratico che ha spento il microfono di televisioni pubbliche e private, radio e giornali a voci dissonanti e scomode come quella Radicale.
Benvenuto Silvio, dunque, fuori dal Palazzo. Ma uscirai veramente dal Palazzo?
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