
Irene Testa e Alessandro Gerardi, autori del libro edito da Rubettino "Parlamento zona franca", segnalano all'agenzia stampa di Pasquale Laurito l'esistenza dell'Autodichia, che impedisce ai dipendenti delle Camere i ricorsi al giudice esterno, per la difesa dei diritti e degli interessi legittimi, validi per tutti i cittadini italiani.
I due autori ricordano come per l'abolizione dell'Autodichia i deputati radicali nella scorsa legislatura presentarono una proposta di legge a prima firma di Rita Bernardini, mai esaminata ma così convincente da essere stata tra gli atti esaminati dalla Cassazione prima di inviare alla Consulta la questione di costituzionalità.
Irene Testa e Alessandro Gerardi raccolgono l'errore commesso oggi dalla Velina Rossa come un auspicio: per rendere veramente tutti i dipendenti delle Camere "liberi di ricorrere al Consiglio di Stato", occorrerebbe che la Corte costituzionale esaminasse la questione soltanto sulla scorta delle semplici ma pregnanti considerazioni della Cassazione. Forse la Velina Rossa è al corrente di sviluppi inediti in ordine alla volontà della Camera di costituirsi dinanzi alla Corte costituzionale per difendere l'Autodichia?
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