
Dichiarazione di Rita Bernardini, già deputata radicale nella XVI legislatura:
Dispiace dover constatare che anche il nuovo guardasigilli, con le sue dichiarazioni, dimostri di sottovalutare la débâcle dei diritti umani in corso da molto (troppo) tempo nelle carceri italiane.
Le prese di posizione che leggo ora sui lanci di agenzia sono sconfortanti, troppo simili alle lagne e ai buoni propositi a buon mercato che così a lungo hanno accompagnato l’inerzia dei governi che si sono succeduti nella precedente legislatura.
Quello che dovrebbe essere chiaro, è che le giornate sono scandite dall’orribile accettazione da parte dello Stato dei trattamenti inumani e degradanti per decine di migliaia di ristretti nei nostri istituti penitenziari. Tutti sappiamo, e il Ministro Cancellieri non può non sapere, che la nostra Costituzione e le nostre stesse leggi – per non parlare della Carta Europea dei Diritti dell’Uomo – sono violate minuto dopo minuto. Con chiarezza umiliante per l’Italia, lo ha certificato la Corte di Strasburgo l’8 gennaio scorso.
Dispiace, infine, dover ascoltare la stanca cantilena che l’amnistia o l’indulto sono decisi dal Parlamento. Ma va? E il Governo che fa per porre il Parlamento di fronte alle proprie responsabilità? Dagli ultimi dati risulta che nelle nostre carceri ci sono 30.000 detenuti in più rispetto ai posti disponibili: in Francia stanno pensando a provvedimenti di clemenza perché c’è un esubero di 10.000 carcerati! Per non parlare della necessità di affrontare la mole dei procedimenti penali pendenti che incombono sulle scrivanie dei magistrati. Signora Ministra, si informi, non sono un milione e mezzo come lei ha affermato alcuni giorni fa nel corso dell’audizione al Senato, ma ben oltre i 5 milioni come è scritto nero su bianco dal Servizio Studi del Senato. Anche per questo, in Europa, siamo sorvegliati speciali, non lo dimentichi.
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