
Impegni contro violazione regole e cementificazione negli spazi verdi e parchi della Regione Lazio.
Comunicato Stampa della Lista Amnistia Giustizia Libertà – Lazio.
L’Avv. Giuseppe Rossodivita, candidato Presidente per la Lista Amnistia Giustizia Libertà, ha incontrato una delegazione del Comitato Interassociativo ‘No a Roma capitale del cemento’, che raggruppa tutti i comitati locali che si oppongono alle politiche distruttive del territorio di Roma. Durante l’incontro sono state illustrati i pericoli che le decisioni del sistema partitocratico ha già previsto nei prossimi mesi e anni riguardo la cementificazione selvaggia di aree verdi tutelate in tutto il territorio della Città di Roma. In particolare il ‘Comitato No Cemento’ ha chiesto un impegno per una moratoria urbanistica nella Capitale che, allo stato, prevede numerose varianti dell’attuale Piano Regolatore, in particolare quelle sulle Aree di riserva per l’Housing sociale nell’Agro romano dove sono previste grandi aree commerciali facendo così scomparire molte aree destinate a verde e servizi pubblici.
Il Candidato Presidente Avv. Giuseppe Rossodivita si è impegnato a sostenere un diverso sviluppo del futuro di Roma Capitale che non si basi sulla continua espansione del cemento e sul consumo del suolo che prevede la scomparsa oltre che dell’Agro romano anche di molte aree verdi dei Parchi regionali e dei quartieri. L’impegno preso con il Comitato no cemento è quello di operare con coerenza e rigore sul piano politico facendo una vera opposizione così come fatto dai consiglieri regionali Radicali in occasione dell’approvazione della Legge Regionale sul Piano Casa che prevede ulteriori cementificazioni in tutto il territorio della Regione Lazio.
La Regione Lazio dovrà valorizzare la tutela delle sue aree pregiate a cominciare dai Parchi regionali, le aree archeologiche, la “Città storica” di Roma e i numerosi Beni culturali senza cedere alle continue pressioni per diminuirne la consistenza e le norme di salvaguardia ed in particolare. Tra gli impegni presi vi è quello di sostenere la modifica in modo sostanziale dell’attuale Piano Casa regionale, al quale si sono già opposti i due Ministri del Beni Culturali, che permette interventi invasivi anche nelle aree vincolate e nella “Città storica” e di far approvare, senza stravolgerlo, il Piano Territoriale Paesistico Regionale e sostenere l’approvazione di tutti i Piani di assetto dei Parchi regionali e tra essi l’ampliamento del Parco dell’Appia con il coinvolgimento della cittadinanza con nuove regole di partecipazione.
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