
In corso questa mattina manifestazioni della Lista Amnistia Giustizia Libertà davanti alle sedi di Roma e di Napoli dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Ecco come le scelte di voto degli italiani sono state condizionate dalla predeterminazione di situazioni di vantaggio a favore solo di alcune liste partecipanti alle elezioni oltre che dalla cancellazione di alcuni temi politici, a partire dalle condizioni della giustizia e delle carceri.
GIUSTIZIA E CARCERE: L’AGCOM ORDINA ALLA RAI L’APPROFONDIMENTO NEI PROGRAMMI DI MASSIMO ASCOLTO ENTRO DICEMBRE 2012 – ORDINE TRADITO, TEMA CANCELLATO
Il 2 agosto 2012, con delibera n. 354/12/CONS, l’Autorità ha accertato che la Rai non ha ottemperato alla delibera n.222/11/CSP del 20 luglio 2001 e ordinato “di assicurare la trattazione delle iniziative intraprese dai Radicali e dal loro leader Marco Pannella sul sovraffollamento delle carceri in programmi di approfondimento che, per congrua durata e orario di programmazione, risultano maggiormente idonei a concorrere adeguatamente alla formazione di un'opinione pubblica consapevole su temi di attualità di rilevante interesse economico e sociale, entro dicembre 2012”.
Ma l’ordine impartito con la delibera n. 354/12/CONS non ha ricevuto ottemperanza da parte della Rai, in quanto dal 1 settembre al 31 dicembre 2012, il tema non è stato approfondito da nessuna delle trasmissioni Rai che garantiscono maggior ascolto e una durata adeguata all’approfondimento (Ballarò: 4 milioni di ascolti medi; Che tempo che fa: 3,8 di ascolti medi; gli spazi all’interno di Domenica in: 2,8 milioni di ascolti medi). Nel complesso dei programmi Rai andati in onda, le trasmissioni che hanno affrontato il tema della giustizia e delle carceri hanno raggiunto tutte insieme appena 12 milioni di ascolti su di un totale di circa 2 miliardi di ascolti. Solo una volta è stato presente Marco Pannella.
Ad oggi, nonostante una diffida a sanzionare la Rai per aver eluso l’ordine, l’Agcom non ha fatto nulla per far rispettare il suo provvedimento. Risultato: il tema giustizia cancellato anche dalla campagna elettorale.
PAR CONDICIO ALL’ITALIANA.
Le tribune politiche.
Dopo che per 5 anni le tribune politiche che la Rai è obbligata a trasmettere in periodo non elettorale sono state abolite a causa dell’inerzia della Commissione parlamentare di vigilanza, le Tribune elettorali vengono nascoste in orari di basso ascolto e con format di scarso appeal. Risultato: audience a volte inferiore ai 200 mila ascolti medi
L’arbitrio dei talk show.
Nel frattempo, ai talk show viene lasciato campo libero, scegliendo secondo loro arbitrio temi e protagonisti.
Agcom, anziché sanzionare, il 31 gennaio 2013 con la delibera 70/13/CONS, legittima le condotte di regime, riconoscendo alle coalizioni uno spazio superiore a quello delle liste che si presentano da sole. Tale criterio è adottato dall’Agcom modificando quanto previsto dalla Commissione parlamentare di vigilanza e quindi fuori dall’ordinamento, perché la legge 28/2000 riserva alla Commissione parlamentare di vigilanza la disciplina della Rai.
Questo rende possibile a trasmissioni come Ballarò etc di invitare quasi esclusivamente liste presenti all’interno delle coalizioni.
Le discriminazioni anche tra le liste che si presentano da sole.
Anche tra le lise che si presentano da sole vengono tollerate disparità di trattamento.
A Rivoluzione civile, Fare per fermare il declino e – con modalità differenti- M5S, vengono concesse presenze in studio nei principali talk show.
Mai un volta invece lista Amnistia Giustizia Libertà ospite di Ballaro’, In mezz’ora leader, Ultima parola, Piazza pulita, Servizio Pubblico, 8 ½ etc.
Le radio a senso unico.
Le tre emittenti radiofoniche della Rai ripartono oltre il 90% del tempo della politica in campagna elettorale tra Pdl, Pd e Monti, tagliando fuori tutti gli altri ad eccezione di Rivoluzione civile.
Anche questo è tollerato da Agcom
BALLARO’: UN CASO PARADIGMATICO DI REGIME.
Tra l’8 gennaio e il 17 febbraio sono andate in onda sull’emittente Rai Tre 7 puntate di Ballaro’.
In tutte le puntate sono stati ospiti per tempi consistenti 27 esponenti politici di alcuni partiti presenti alle prossime elezioni.
Il format scelto in periodo elettorale da Ballaro’ è stato il dibattito in contraddittorio tra esponenti politici, a cui in quattro puntate si è aggiunta una intervista riservata al capo di una coalizione o di una lista nazionale. Mai ospite esponente Amnistia Giustizia Libertà.
Puntata |
Ospiti in contraddittorio |
Intervistato |
8 gennaio |
· Grasso (PD) · Tinagli (Scelta civica Monti) · Lorenzin (PDL) |
|
15 gennaio |
· Ingroia (Riv. Civile) · Fini (Fli) · Tremonti (Lega) |
Bersani |
22 gennaio |
· Vendola (SEL) · Sechi (Scelta civica Monti) · Alfano (PDL) |
Monti |
29 gennaio |
· Casini (Udc) · Finocchiaro (PD) · Meloni (Fratelli d’Ita) |
Ingroia |
5 febbraio |
· Maroni (Lega) · De Magistris (Riv. Civile · Giannino (Fare Fid) |
Berlusconi |
10 febbraio |
· Moretti (PD) · Zedda (SEL) · Albertini ( Monti) · Carfagna (PDL) |
Giannino (Fare/Fermare declino) intervento registrato |
17 febbraio |
· Alfano (Pdl) · Casini (Udc) · Ambrosoli (PD) |
Appello al voto: Berlusconi/Bersani/Monti |
I DATI ELABORATI DAL CENTRO D'ASCOLTO.