
Carceri: servitori dello stato costretti ad essere “complici” di violazioni di diritti umani fondamentali.
Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale, candidata della Lista AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA’
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver visitato il carcere milanese di San Vittore, ha ribadito che le carceri italiane sono fuori della Costituzione, cioè contrarie alla nostra legge suprema.
Non molto tempo fa l’attuale Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria in Piemonte, Enrico Sbriglia (all’epoca direttore del Carcere di Trieste e presidente del Si.di.pe), ebbe a dire “io voglio essere un servitore dello Stato, non un complice”.
Ecco, mi chiedo se il Supremo Garante della Costituzione abbia consapevolezza del fatto che Servitori dello Stato (direttori, agenti, educatori, psicologi, sanitari ecc.) siano di fatto costretti ad essere “complici” nella violazione di diritti umani fondamentali, considerato che da anni non vengono rimosse le cause di quei trattamenti “inumani e degradanti” (violazione dell’art. 3 della Convenzione) definite “strutturali” dalla recente sentenza pilota della Corte di Strasburgo.
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