
Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale in Commissione Giustizia:
Napolitano ha commutato la pena di Sallusti per non mandarlo in galera. Ha fatto bene; lo prevede, fra i poteri del Presidente, il comma 11 dell’art. 87 della Costituzione.
Oggi il Presidente, uscendo da San Vittore, ha risposto ai radicali che se fosse dipeso da lui avrebbe firmato per l’amnistia non una ma dieci volte, e poi ha aggiunto che l’amnistia non è come il provvedimento di grazia che da Presidente lui può fare a prescindere da cosa pensi il parlamento.
Bene. A parte il fatto che Napolitano è il Presidente che in assoluto ha concesso meno grazie dei suoi predecessori, egli, come ricordavamo riprendendo l’art. 87 della Costituzione, ha fra i suoi esclusivi poteri non solo quello di concedere la grazia ma anche quello di commutare la pena.
Il Presidente sa -avendolo potuto vedere direttamente incontrando i detenuti nelle celle di San Vittore- che molti di loro subiscono trattamenti inumani e degradanti, come ha sancito recentemente la Corte di Strasburgo condannando l’Italia . Perché non commuta loro la pena facendo così rientrare lo Stato italiano nella legalità costituzionale della quale lui è il supremo garante? Lo farebbe nei confronti di “detenuti ignoti”, molti dei quali sono in carcere per scontare pochi mesi.