
A futura memoria, recita l’incipit de “La Peste Italiana”. E allora a futura memoria voglio ricordare anche a me stesso l’intervento che ho tenuto a Potenza in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2012. Un intervento che potremmo intitolare: “Debito pubblico, debito ecologico, debito di giustizia”.
Intervento di Maurizio Bolognetti all’Inaugurazione dell’Anno giudiziario 2012 [2]
Potenza – Rassegna stampa su Sit-in “Amnistia, Giustizia, Libertà”
Da Nuova del Sud, 23 dicembre “Interrompere la flagranza di reato contro la Costituzione”
“Marco Pannella nonostante il pressing dei medici continua testardamente a scioperare per attirare l’attenzione sulla costituzione e i diritti negati. Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, ieri ha manifestato in via Pretoria a Potenza, per scuotere i potentini sulla strage di diritto nelle carceri italiane in barba alla costituzione e alla democrazia. I Radicali proseguono nella battaglia di legalità, utilizzando le poche armi a disposizione. Ieri nel capoluogo di regione un volantinaggio sull’attuale situazione politico-istituzionale, mentre tutti – a partire dal presidente Napolitano – farebbero finta di nulla. “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati””. “Amnistia per la Repubblica”. Questo quanto si legge sui volantini distribuiti ai potentini nella storica via cittadina. “L’obiettivo – dichiara Bolognetti – è ottenere che lo Stato italiano interrompa la flagranza tecnicamente criminale in termini di diritto internazionale e della “ex Costituzione italiana, dopo 30 anni di tradimento ed illegalità”. (Redazionale)
Gazzetta del Mezzogiorno, 23 dicembre. Bolognetti, uomo-sandwich contro lo scandalo carceri. Potenza, il dirigente radicale per amnistia e riforma della giustizia.
Di Mimmo Sammartino
In una piazza Prefettura gelida, a Potenza, a due passi dal televisore dove s’affaccia il faccione di Beppe Grillo(atteso in questa piazza per il primo pomeriggio) che arringa il suo popolo contro i politicanti, mentre un gruppo di militanti del Movimento 5 stelle raccoglie firme per la presentazione delle liste, Maurizio Bolognetti(segretario di radicali Lucani e membro della Direzione di Radicali Italiani), fa l’uomo-sandiwch, con un cartellone giallo in bella mostra che si è attaccato addosso. Un cartellone per denunciare lo scandalo delle carceri piene in Italia e la mancata riforma della giustizia. Mentre il guru Marco pannella sta combattendo la stessa battaglia stremato dallo sciopero della fame e della sete(l’obiettivo è sempre quello:ottenere che lo Stato italiano interrompa la flagranza tecnicamente criminale in termini di diritto internazionale e della “ex Costituzione italiana). Bolognetti distribuisce un volantino per chiedere “Amnistia, giustizia e libertà”. Con una domanda d’esordio: “interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione. Presidente, che fine ha fatto la prepotente urgenza?”. Con questo volantinaggio, l’esponente radicale chiede la riforma del sistema carcerario e l’adozione di pene alternative alla detenzione, “peraltro già previste dalle norme”.
Nel materiale informativo distribuito ai passanti, Bolognetti ha spiegato che la riforma delle carceri “non è più rinviabile” e che la politica ha il dovere di creare le condizioni necessarie per la stessa”, pouichè “non ci può essere un periodo migliore o peggiore, ma deve essere fatto subito e l’Italia può farlo”: per questo motivo “Marco pannella ha opposto la sua lotta noviolenta al potere dello Stato”. Bolognetti, infine, ha evidenziato che “basterebbe prendere atto che nei dati, che nei numeri, nelle cifre che ci affanniamo a divulgare e che protamente vengono clandestinizzate c’è la fotografia di una questione sociale enorme, di una realtà che così com’è non garantisce nulla, né le vittime né gli imputati”. Per Bolognetti è indispensabile creare le condizioni per risolvere il problema: “Le condizioni – conclude – si creano e la politica ha il compito di crearle e il Presidente garante della “più bella del mondo”, ha il dovere di difendere la Costituzione e lo Stato di diritto”.
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