
Nostro l’emendamento che riduce al 25% per tutti, ma non basta.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali italiani e di Maurizio Turco, deputato Radicale:
La Camera dei deputati ha convertito il decreto legge sulle elezioni approvando l’emendamento Radicale che riduce al 25% il numero di firme necessarie per partecipare alle elezioni. Una norma che anziché solo agli amici si applica a tutti, dal M5S ai Verdi, da La Destra a Sel.
Si tratta, però, di uno solo del pacchetto di emendamenti che avevamo presentato per restituire un minimo di agibilità democratica.
Nonostante la riduzione, infatti, la raccolta firme rimane una trappola per impedire che siano gli italiani a scegliere chi votare.
Oltre al pochissimo tempo e alla neve, senza che i cittadini siano informati della possibilità di sottoscrivere le liste e senza disponibilità di autenticatori, può farcela solo chi raccoglie firme “alla Formigoni”. Ma il Governo ancora non ha risposto alla nostra richiesta di assicurare quel servizio pubblico di autenticazione tutt’ora negato.
Così come rimangono le discriminazioni con chi, essendo esonerato dalla raccolta, potrà decidere candidati e alleanze sino all’ultimo giorno. Intanto, ancora nessuna riparazione è prevista per i cinque anni di cancellazione delle Tribune politiche e del regolamento par condicio Rai non v’è traccia.
Nelle prossime ore sottoporremo agli organismi e alle giurisdizioni internazionali questi fatti insieme al lungo elenco di illegalità [2] che fanno delle prossime elezioni un paradigma di antidemocraticità.
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