
«Le primarie si sono concluse come previsto, forse era un po' "meno previsto" il 60% di Bersani, ma in ogni caso da quel dato ne esce la sua capacità di tenere la macchina del Pd. È chiaro che anche Bersani non potrà non considerare quel 40% di Renzi, che ha tenuto bene, e mi pare che in effetti dalle sue parole questo venga fuori".
Lo ha detto Emma Bonino oggi nella consueta conversazione su Radio Radicale. Quindi, alla domanda se Bersani potrà essere un interlocutore per i Radicali, ha risposto:
«Finora -e per sua scelta- non lo è stato in questi anni quindi non lo so. Constato che delle analisi che noi facciamo sulla giustizia, la legalità e lo Stato di diritto in queste primarie poco si è parlato. Soprattutto della questione illegalità, malagiustizia e della conseguenza drammatica della situazione nelle carceri. Questi temi non sono stati oggetto di attenzione prioritaria di questa campagna».
La senatrice ha quindi proseguito con alcune considerazioni generali rispetto alle prossime elezioni: «Gli stessi partiti e istituzioni violano sistematicamente leggi e regole, senza che in questo Paese si destino più reazioni: vogliono attuare una riforma elettorale al fotofinish senza occuparsi per nulla della governabilità e della stabilità. La legalità è violata sempre. Dimostrazione ne sia il cosiddetto "Election day": ci si rende conto che per farlo servirebbe uno scioglimento delle camere in questi giorni?»
Tra gli argomenti d'apertura della conversazione la Bonino aveva parlato anche del suo prossimo impegno a Londra, mercoledì 5 dicembre, con l'obiettivo di cercare di raggiungere il risultato della moratoria Onu sulle mutilazioni genitali femminili, argomento per il quale nel corso di questo mese si susseguiranno importanti appuntamenti per i Radicali alle Nazioni Unite.
Esprimendosi infine sulla risoluzione appena adottata dall'Onu rispetto al riconoscimento del diritto della Palestina ad un proprio Stato ha precisato: «il problema non è avere due stati per due popoli, ma piuttosto di avere due democrazie. Temo che la risoluzione attuale su Palestina e Israele non sia sufficiente».
Da flash d'agenzia letti a Radio Radicale.
Ascolta l'intervista integrale. (su RadioRadicale» [2])