
Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del Partito Radicale:
"Le manovre politico-diplomatiche alla vigilia del voto che concederà alla Palestina lo stesso status di cui la Santa Sede gode all'Onu contribuiscono a silenziare il dibattito suo diritti individuali dei palestinesi; un dibattito sempre più necessario e urgente.
Purtroppo anche chi come l'Italia medita un'astensione, giustificandola col solito "automatico" argomento della necessità di garantire la sicurezza dello stato ebraico auspicando la ripresa del processo di pace concorre a non aiutare nessuna delle due parti.
Alla ricerca della pace occorre affiancare la ricerca della possibilità pei palestinesi di godere di quei diritti civili e politici che son stati storicamente acquisiti nei paesi della costa settentrionale del Mediterraneo. Occorre quindi considerare i palestinesi come individui e non sempre, solo e comunque come un popolo la cui presunta ricerca di "autodeterminazione" sarebbe possibile esclusivamente colla creazione di uno stato dotato di sovranità assoluta.
Oggi più che mai la proposta di Marco Pannella e del Partito Radicale, avanzata per la prima volta a Gerusalemme quasi 30 anni fa, di includere Israele nell'Unione europea potrebbe consentire quel salto di qualità politico necessario a creare speranza per palestinesi e israeliani, ma anche pei giordani, libanesi ed egiziani - e magari pure siriani - di poter affidare al diritto internazionale l'affermazione delle proprie libertà civili e quindi l'affermazione di una pace duratura fondata sulla giustizia. Tutto il resto è complicità collo status quo camuffato di vicinanza, o equidistanza, con una delle due parti.