
Riteniamo giusto sostenere la mobilitazione dei 4 giorni di mobilitazione nazionale (dal 19 al 22.11.2012) non violenta lanciata da Marco Pannella e del Partito Radicale che sta coinvolgendo l’intera comunità penitenziaria, con l’obbiettivo di far esercitare ai reclusi i propri diritti, come tra l’altro pretende da tempo il personale di Polizia Penitenziaria, che è altrettanto recluso all’interno delle quattro mura carcerarie a seguito dell’annosa carenza di personale e del sovraffollamento delle strutture. Le carceri scoppiano, detenuti e poliziotti penitenziari, un emergenza costante quasi strutturale.
La soluzione non è fare nuovi carceri, ma immaginare un nuovo modello di carcere, un sistema di penalizzazione e fare Leggi che non creino nuove detenzioni, capire dov’è il mal funzionamento della macchina della Giustizia considerato che il 40% della popolazione detenuta e ancora in attesa di primo Giudizio.
Ecco perché la UIL Penitenziari sostiene questa ennesima iniziativa, non tanto per quanto riguarda l’Amnistia perché è un atto prettamente politico, ma per la mancanza di legalità e dignità all’interno del sistema penitenziario di questa Repubblica, nonostante gli appelli del Capo dello Stato. Pertanto, nelle ultime 24 ore di questa mobilitazione, i rappresentati sindacali della UIL penitenziari di Basilicata, aderiranno con un atto simbolico e pacifico con lo sciopero della fame, considerato lo stato delle carceri lucani e la pessima gestione.
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